FOOD DESIGN SECRETS
GUIDA AL PRIMO NEGOZIO DIFFUSO ITALIANO


SECRET BRAND 02.0



RAFFAELLA
BANDERA
Artista e autoproduttrice di oggetti di design. Realizzo pezzi unici o, talvolta, in piccolissima serie (vasi, piccole sculture, lampade, monili). Opere al confine tra design, arte ed artigianato contemporaneo che coniugano art and craft: l'arte ed il saper fare, l'abilità manuale e quella concettuale.
Dopo la laurea in economia lavoro per anni nell’ambito dei miei studi; nel 2004 lascio l’impiego e pur non avendo una formazione scolastica di tipo artistico o progettuale, mossa da una naturale curiosità sperimento la lavorazione di svariati materiali cominciando ad autoprodurre oggetti..
.Attenta alle problematiche ambientali, spesso ho privilegiato l’utilizzo di materiali di scarto.
Negli anni passati sono stata attratta dalle resine e dai siliconi per la loro modernità e perchè essendo relativamente nuovi, non sempre esistono nell'ambito artistico, tecniche di lavorazione precise e codificate, e non era semplice trovare manuali od istituti d'arte che le potevano insegnare: questa difficoltà, questa mancanza di punti di riferimento iniziali, si è trasformata in una divertente sfida ed un viaggio esplorativo che mi da sensazioni di libertà ed avventura pur rimanendo ore a lavorare chiusa nel mio laboratorio. Ciò che per molti è un difetto delle materie plastiche, l'essere eterne e indistruttibili, per me le rende invece ricche di significato se usate nell'ambito del design artistico: cioè nell'ambito dell'usa e non getta; sia quando utilizzo materia “vergine”, sia quando la materia proviene da scarti post-consumo. L'aspetto estetico e decorativo, per me importante, dà forza alla trasformazione di un oggetto gettato…in oggetto non gettabile.
Di recente mi sono avvicinata all'argilla.. ed è stato come liberare le infinite possibilità della materia, e la progettualità che i materiali usati in precedenza forse limitavano o meglio, indirizzavano verso strade precise, la creta con la sua versatilità dà un vero senso di libertà e poi....amo poi .il mettere le mani in pasta, il contatto fisico, tangibile con la materia.











